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Medicina Estetica

METODICHE UTULIZZATE PER LE ADIPOSITA’ LOCALIZZATE

 

CARBOSSITERAPIA

Per carbossiterapia si intende l’uso di anidride carbonica medicale (CO2) somministrata attraverso microiniezioni per via sottocutanea e intradermica grazie all’apparecchiatura “CDT Evolution”, l’unica riconosciuta e autorizzata dai Ministeri della Salute nella Comunità Europea per essere in grado di garantire un’erogazione di gas controlata, sterile e personalizzata.
Questo trattamento deve essere praticato esclusivamente da personale medico autorizzato.

COME AGISCE

Per la cellulite e le adiposità localizzate :
l’anidride carbonica inverte il processo di accumulo di “scorie” dovuto all’alterazione del microcircolo, in quanto iniettata localmente svolge un’azione vasodilatatrice, che permette al sangue di scorrere nuovamente nei capillari che si erano lentamente chiusi.
Inoltre aumenta il drenaggio venoso e linfatico e rompe le cellule adipose, permettendo al sangue di scorrere più rapidamente, ossigenando meglio i tessuti e smaltendo le “scorie” con conseguente riduzione del gonfiore.

Per il sovrappeso e l’obesità :
l’anidride carbonica è in grado di agire anche sul grasso, in quanto riesce a rompere la membrana degli adipociti (le cellule che costituiscono l’adipe), riattivando il processo metabolico dei grassi.
E’ inoltre particolarmente indicata per ridurre il grasso negli uomini (es. le “maniglie dell’amore”), in quanto il grasso maschile è meno “stabile” di quello femminile, ed i risultati si ottengono molto rapidamente.

Lassità cutanee :
I primi risultati sono già visibili dopo poche sedute; migliora la qualità ed il colore della pelle, aumenta l’elasticità della cute che risulta dopo il trattamento più tonica e rivitalizzata.

Smagliature e cicatrici :
Le strie rosse recenti e post-parto venngono risolte in modo definitivo dopo poche sedute di carbossiterapia.
Le smagliature datate e le cicatrici di varia natura, pur non scomparendo, migliorano significativamente.

 

MICROLIPICAVITAZIONE

Nell’ambito delle tecniche e utilizzate e proposte ai pazienti per ottenere le soluzioni personalizzate più efficaci la microlipocavitazione (soft-liposcultura) è quella più richiesta in assoluto. Si tratta di una metodica non cruenta. Di provata efficacia e ben tollerata, utilizzata per ridurre le adiposità ed i depositi di cellulite localizzati. Metodica ampiamente collaudata, oggi si avvale di un nuovissimo ed innovativo strumento come Microlipocavitation certificato CE Medicale e a marchio depositato.

I 5 trucchi di Mister Obagi

Tratto dal “Corriere della Sera” – (15 settembre 2013) – Pagina 34

 

«Se volete non vi faccio più invecchiare». Promessa di Zein Obagi, 70 anni, dermatologo, di origine siriana con studio a Beverly Hills punto di riferimento delle celebrities. A Hollywood si racconta che ha curato l’acne a Cameron Diaz. Lui stesso, illustrando le sue teorie ai medici italiani, ha spiegato come ha ridato luminosità all’incarnato di Sandra Bullock. «Ho iniziato a occuparmi delle patologie dell’epidermide ? spiega ? oltre 40 anni fa, quando facevo il medico nella marina militare americana. Proprio allora mi sono reso conto delle tante problematiche della pelle che mi hanno portato a studiarla, capirla e prendermene cura. La filosofia cosmetica degli ultimi cinquant’anni è rimasta ferma a due proposte “nutrire e idratare”. Mentre studi scientifici hanno dimostrato che, l’epidermide sana, non ha bisogno di coccole ma necessita di tre passaggi fondamentali: perfetta detersione, stimolazione con antiossidanti, e riparazione con attivi, tra cui il retinolo molecola che arriva direttamente al Dna cellulare e aiuta a correggere i danni da esposizione ai raggi solari e ambientali». Questo protocollo è stato proposto per cinque mesi da Fabrizio Melfa, medico estetico a Palermo e Catania (mediaging.it): «Ho utilizzato attivi come vitamina C, E ed A, anti-ossidanti e retinolo anche durante i mesi più caldi e in Sicilia dove il sole è abbastanza forte, con ottimi risultati». Aggiunge Giulio Basoccu, chirurgo plastico a Roma: «È un percorso che ho preso in considerazione per contrastare problemi di invecchiamento prima di ricorrere alla chirurgia». Prosegue Valeria Acampora, dermatologa a Roma: «Ho valutato durante uno stage presso la clinica di Obagi, come le ultime tecniche utilizzate siano, oltre che scientificamente valide, anche veloci. Si ottengono risultati dopo solo un mese. Lui ripete spesso il paziente ti odierà per le tre settimane in cui la pelle si esfolia ma poi ti amerà tutta la vita».

1) Come posso evitare che la mia pelle si «addormenti»?
«Una pelle sana ? spiega Obagi ? si ottiene educandola e stimolandola, per evitare che si addormenti, con attivi che agiscono sui fibroblasti affinché rinnovino collagene, elastina e ripristinino l’idratazione naturale e di conseguenza anche i volumi. Un passaggio, il primo, e comune a tutti: detersione mattina e sera, a cui si deve far seguire uno scrub almeno tre volte la settimana, senza dimenticare di tenere sotto controllo l’eccesso di sebo. L’invecchiamento inizia tra i 25-30 anni, le cellule, come dicevo, tendono ad addormentarsi e non producono più elastina e collagene. Bisogna stimolarle. Utile il retinolo, derivato della vitamina A, è una molecola piccola che raggiunge i ricettori cutanei sollecitandoli per favorire il ricambio cellulare uniformando e rassodando».

2) Contro l’acne, non solo giovanile, cosa funziona davvero?
«L’acne colpisce a tutte le età: dilata i pori, crea cicatrici e imperfezioni, insomma rovina la pelle. Si può prevenire già nell’adolescenza, appena appaiono i primi punti neri o bianchi. Indispensabile: detersione con prodotto non oleoso per non impedire ai trattamenti successivi di agire. Poi scrub a base di acido salicilico che fa un massaggio meccanico con effetto stimolante. Ma soprattutto controllare il sebo con formule che contengono mix di acido salicilico e mandelico per impedire che si depositi. Alcuni pensano che il sebo sia indispensabile a nutrire ma in realtà irrita e crea infiammazione».

3) Macchie sulla pelle: cosa fare per eliminarle?
«Le macchie compaiono per motivi genetici, ormonali, esposizione solare ma pure in seguito a peeling o trattamenti con laser senza aver preparato la pelle. I melanociti sono come un polipo, sollecitati producono melanina che si distribuisce in maniera orizzontale. Ma, ad esempio, una lunga esposizione ai raggi UV può farli impazzire così distribuiscono in verticale la melanina che si deposita sulla cute. Per tanto tempo si sono usate sostanze schiarenti come l’idrochinone. Adesso si preferiscono gli antiossidanti, tra cui le vitamine E, C ed A, ma anche peptidi e glutatione che intervengono a vari livelli nel processo della melanogenesi per inibire la produzione di melanina e stabilizzare i melanociti perché tornino a funzionare correttamente. I raggi Uv sono sempre presenti. È indispensabile proteggere la pelle, estate e inverno, con formule arricchite di melanina naturale che è ad ampio spettro e dura più a lungo perché non evapora, a cui si devono aggiungere antiossidanti e filtri fisici come biossido di titanio e ossido di zinco».

4) Ho la pelle sensibile: che precauzioni devo prendere?
«Non esiste pelle sensibile ma indebolita a causa del troppo comfort. Si inizia da piccoli e si esagera da grandi. Cosa fare? Conoscere il tipo e trattarla soltanto con prodotti adatti. Meglio non utilizzare nulla piuttosto che un cosmetico sbagliato. Mai dimenticare l’effetto negativo di texture nutrienti, trucco pesante, olio, sole».

5) Tossina botulinica e filler: sì o no?
«Sì ? chiude Obagi ?: la tossina botulinica iniettata in modo che non paralizzi il muscolo, ma vada ad indebolirlo per un effetto naturale. E solo filler composti da materiale riassorbibile, come l’acido polilattico, utilizzato non per riempire le rughe ma per rivitalizzare».

 

Ghisi Giancarla

Tratto dal “Corriere della Sera” – (15 settembre 2013) – Pagina 34

 

Filler

I filler (riempitivi) sono utilizzati sul viso per correggere ed eliminare gli avvallamenti creati dalle rughe e dalle pieghe della pelle. Si tratta di “riempire” quelle depressioni della cute quali le rughe (prevalentemente del volto ) e di quei volumi cutanei che un processo fisiologico quale l’invecchiamento cutaneo viene con il tempo a determinare.

Prp plasma ricco di piastrine

PRP: una valida alternativa al trapianto

La terapia PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è una moderna tecnica non invasiva che ha la finalità di stimolare il metabolismo follicolare e la rigenerazione cellulare attraverso l’ infiltrazione di PRP (plasma ricco di piastrine) nella zona interessata al diradamento.

PRP si sta rivelando una delle migliori metodologie per curare i capelli: grazie alla sua sicurezza, versatilità ed efficacia nel potenziamento dei processi di autorigenerazione, il PRP per far ricrescere i capelli è stato recentemente impiegato sperimentalmente e con successo da molti centri in tutto il mondo.

La tecnica PRP sta per “Platelet Rich Plasma”, vale a dire terapia dei capelli con plasma arricchito di piastrine.
Si tratta, quindi, di una tecnica medica, curativa, che rientra nel campo della medicina rigenerativa: infatti si fonda sul principio secondo il quale le cellule staminali presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita.

FASI DEL PRP:

1) PRELIEVO DEL SANGUE

 

2) CENTRIFUGAZIONE

3) ESTRAZIONE DEL PRP

COME FUNZIONA IL PRP

Le cellule staminali sono un tipo di cellule presenti nel corpo umano che hanno la capacità di combattere malattie, riparare danni e rigenerare cellule importanti come quelle necessarie alla ricrescita dei capelli.
Recentemente  sono state condotte ricerche scientifiche relativamente al ruolo delle cellule staminali nella fisiologia dei follicoli capillari e dell’ efficacia di questa terapia per ripristinare la crescita dei capelli in pazienti che stanno subendo un processo di diradamento dei capelli. Il risultato ha evidenziato l’efficacia della terapia PRP (Plasma Ricco di Piastrine) a stimolare l’attività delle cellule staminali e fattori di crescita consente una tangibile ed efficace riattivazione dell’attività follicolare.

 

PRIMA E DOPO

Le foto prima e dopo la terapia PRP mostrano in maniera efficace come venga riattivata la ricrescita capillare nella zona soggetta a diradamento.

 

BIBLIOGRAFIA:

E Erkilet – M Koyuncu – S Atmaca – and M Yarim
Platelet-rich plasma improves healing of tympanic membrane perforations: experimental study.
The Journal of Laryngology & Otology / Volume 123 / Issue 05 / May 2009, pp 482-48

William M Parsley and David Perez-Meza1
Review of Factors Affecting the Growth and Survival of Follicular Grafts
J Cutan Aesthet Surg. 2010 May-Aug; 3(2): 69–75.

 

 

Mesoterapia

Lo scopo del trattamento medico estetico di mesoterapia è combattere la cellulite, intervenendo sulla ritenzione idrica e migliorando l’aspetto delle zone colpite dalla cellulite e dalla pelle a buccia d’arancia.

 

Radiofrequenza

La radiofrequenza è una metodica non invasiva e non dolorosa che contrasta efficacemente i segni dell’invecchiamento cutaneo e gli inestetismi della pelle cauati dalla cellulite. Consente di ottenere un duraturo miglioramento della qualità della pelle del corpo e del viso attenuando i principali inestetismi che la riguardano come le rughe o le lassità.
L’utilizzo della radiofrequenza in campo estetico rappresenta una grande opportunità per l’operatore estetico qualificato: è in costante aumento infatti la richiesta di trattamenti di ringiovanimento cutaneo soprattutto della zona del viso, del collo e del decoltè e dell’addome, assicura grandi risultati nella tonificazione tessutale, nel trattamento delle rughe, nella riduzione delle zone colpite dall’inestetismo della cellulite e nel processo di snellimento.
I risultati della radiofrequenza sono visibili fin dalle prime sedute ed i progressi conseguiti si mostrano stabili nel tempo.
Tramite il richiamo ematico e la riattivazione del sistema linfatico, le cellule adipose sono stimolate al rilascio delle tossine e dei liquidi in eccesso ristabilendo il giusto equilibrio. Le onde elettromagnetiche della radiofrequenza migliorano l’attività della pompa sodio-potassio della membrana fibroblastica stimolando la produzione di nuovo collagene, elastina e acido ialuronico in modo naturale. I principali effetti della radiofrequenza.
Effetto lifting: si ottiene grazie alla contrazione del collagene ai diversi livelli di profondità; il riscaldamento va ad agire direttamente sul collagene provocando una denaturalizzazione di quest’ultimo: fino al 30% delle fibre si accorciano rigonfiandosi, ottenendo come risultato il rimodellamento della zona trattata. Ossigenazione cellulare: già ad un livello basso di radiofrequenza emessa, si ha un effetto di ossigenazione causato dall’aumento del metabolismo cellulare con conseguente miglioramento dell’efficienza del microcircolo.
Drenaggio: grazie al grande effetto di vascolarizzazione ottenuto a livelli sostenuti di radiofrequenza, è possibile ottenere degli ottimi risultati sugli accumuli causati dalla ritenzione idrica. Grazie anche al ritrovato equilibrio della membrana cellulare è possibile dare stabilità a tale effetto.
Snellimento: biostimolando direttamente gli adipociti, sfruttando l’effetto drenante e ossigenante della radiofrequenza, è possibile riscontrare ottimi risultati sugli accumuli adiposi localizzati od estesi. Si consiglia, al fine di ottimizzare i risultati, di prevedere dei cicli di trattamento di almeno 8 sedute con dei richiami per il mantenimento.
Tonificazione tissutale e muscolare: sono evidenti dalla prima applicazione della radiofrequenza. Sulle pelli sottili i risultati sono più immediati che sui soggetti con la pelle spessa, ma bisogna considerare che il miglioramento avviene anche dopo che la seduta è terminata e nei giorni a seguire.

 

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