Come si diagnosticano

Mal di stomaco, gonfiore addominale, acidità e reflusso gastroesofageo. Sono tutti sintomi che, se accusati di frequente, portano un individuo a non vivere più con la dovuta serenità. Ma quando farmaci e diete in bianco non sono sufficienti a risolvere i problemi, è l’ora di rivolgersi ad uno specialista. Può trattarsi di problemi seri, oppure si può essere in presenza di intolleranze alimentari. Quando viene diagnosticata una semplice intolleranza alimentare, basta predisporre una dieta ad hoc, eliminando i fattori che scatenano i disturbi e permettendo una vita più tranquilla.

Soggetti intolleranti: quale dieta scegliere

Esistono alimenti che sono di per sé irritanti per l’intestino ed alimenti che generano solo in alcuni individui reazioni allergiche. Nella maggior parte dei casi, le intolleranze alimentari possono essere curate. Si può iniziare un programma disintossicante riducendo le quantità di determinati alimenti fino ad arrivare all’individuazione dei fattori irritanti. Oppure si può procedere mediante il giusto abbinamento dei cibi. Spesso aumentare le dosi di determinati alimenti benefici, può portare al miglioramento delle funzioni vitali generali. Infine le intolleranze alimentari sono di norma trattate con frequenti pulizie intestinali effettuate con regolarità attraverso sistemi naturali. I provvedimenti da assumere in relazione a ciascun individuo sono diversi da caso a caso.

e scelte drastiche, eliminando tutti quei cibi o sostanze catalogate come nocive per il proprio sistema digerente. Esistono infatti sostanze che sono di per sé irritanti per colon o intestino, altre che causano problemi solo ad alcune persone. Accertando la compatibilità individuale di una persona verso determinate sostanze si potrà impostare un programma alimentare corretto e permettere a chi lo segue di rimanere in buona salute e libero da disturbi gastrointestinali o di altro tipo.