Dai dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Istituto Superiore della Sanità, l’obesità rappresenta una vera e propria epidemia. In Italia il 42% della popolazione è in sovrappeso, mentre un italiano su dieci è affetto da vera e propria obesità. Curare l’obesità significa curare tutte le patologia ad essa correlata, quali il diabete, l’ipertensione arteriosa, l’eccesso di colesterolo e di trigliceridi, la tendenza alla calcolosi delle via biliari, la dispnea e le apnee notturne.
Uno studio presentato dall’ I.S.S. (Istituto Supeiore della Sanità) dimostra come alcune regioni del sud siano maggiormente colpite da sovrappeso e obesità. La D.E.A. (dietoterapia enterale aminoacidica) è uno strumento atto a ridurre il peso corporeo quando le diete dimagranti non sortiscono i loro effetti oppure quando i tempi del dimagramento devono essere rapidi, per esempio per ridurre i rischi operatori per interventi chirurgici.

 

D.E.A. – DIETOTERAPIA ENTERALE AMINOACIDICA

Il metodo D.E.A. è un regime nutrizionale per la riduzione del sovrappeso, dell’obesità e della cellulite secondo un protocollo terapeutico che segue linee guida validate con altri specialisti in Scienza dell’Alimentazione.
Come qualsiasi atto terapeutico comporta specifici iter ed accertamenti clinico-strumentali.

Il metodo D.E.A. per la riduzione del sovrappeso e per la cura dell’obesità, è stato inserito nel nostro protocollo terapeutico per vincere quelle battaglie contro l’eccesso di peso che sembravano perdute essendosi dimostrato per efficacia e tempistica paragonabile ai risultati che si ottenevano a seguito dell’intervento di chirurgia bariatrica anche se confinati ai brevi periodi di trattamento, senza per altro averne tutti gli effetti collaterali di tipo permanente.
Accanto alle tecniche tradizionali (terapia nutrizionale, cognitivo-comportamentale, intervento sullo stile di vita e terapia farmacologica), il metodo D.E.A. rappresenta una nuova straordinaria opportunità in caso di fallimento dei trattamenti specialistici per il controllo del peso.
Credo come altri medici della stessa associazione di Specialisti in Scienza dell’Alimentazione di cui faccio parte che il limite di tale strategia risieda nel fatto che, proprio per la facilità d’impiego e per la sua efficacia e la relativa assenza di gravi effetti collaterali, sia utilizzata come metodica fine a se stessa. Se invece venisse intesa come una metodica che si aggiunge al mosaico degli interventi nella terapia del comportamento alimentare e delle alterazioni metaboliche per lo più di tipo genetico pertanto croniche, del paziente che ha difficoltà nel controllare il proprio peso, non potrà che avere successo. Inoltre è importante non fermarsi al solo dato dei chilogrammi persi e comprendere che l’esame della composizione corporea eseguito prima e dopo il trattamento, mediante uno strumento medico certificato, consente di dare la giusta importanza alla miscela di proteine, aminoacidi, vitamine, sali minerali che sono stati impiegati, per evitare la perdita della massa magra metabolicamente attiva.

DOMANDE FREQUENTI CIRCA LA METODICA DEA E LA GESTIONE DEL TRATTAMENTO……

Qual è la differenza tra DEA, NAC, NED, NEP e DIETA DEL SONDINO?
Perché dovrei scegliere la DEA e non una dieta dimagrante ipocalorica?
Come si svolge il trattamento?
Questo tipo di metodica può creare danni al nostro organismo, trattandosi di alimentazione proteica?
Si possono assumere farmaci?
Durante la DEA posso mangiare o bere qualcosa?
Durante la DEA posso lavorare o fare sport?
Quanto grasso si elimina con la DEA?
Quanto dura il trattamento e si può ripetere?
Quando la DEA?
E quando no?

Qual è la differenza tra DEA, NAC, NED, NEP e DIETA DEL SONDINO?

Le sigle si riferiscono al medesimo trattamento dimagrante. La DEA si differenzia per la composizione in aminoacidi essenziali, personalizzata per ogni singola tipologia di obesità. Se prevale ad esempio l’obesità addominale, detta anche a “mela” il protocollo DEA prevede specifici aminoacidi da introdurre nella sacca che saranno diversi rispetto alla miscela di aminoacidi necessari per la cura dell’obesità ginoide, detta anche a “pera”.

Perché dovrei scegliere la DEA e non una dieta dimagrante ipocalorica?

Sebbene lo scopo dei due trattamenti sia quello di determinare riduzione della massa grassa in eccesso, anche se con modalità differenti, con la DEA il grasso in eccesso viene eliminato molto più rapidamente rispetto alle diete dimagranti, il tutto sfruttando delle risposte naturali del nostro organismo. Tuttavia non deve essere considerato come il trattamento iniziale del peso ma il modo con il quale superare la situazione di sfiducia e rassegnazione che assale chi non riesce a ottenere risultati significativi nonostante lo desideri.

Come si svolge il trattamento?

Al paziente sono richiesti una serie di esami ematochimici a seguito di una visita Specialistica Dietologica, come da protocollo, eseguita qualche giorno prima del trattamento. Viene raccolta l’anamnesi, eseguito un esame obiettivo, misurato il peso mediante bilancia medica SECA 711 (portata 220kg), l’altezza, la circonferenza addominale e i diametri corporei mediante antropometro Holtain. Si esegue una misurazione della composizione corporea con strumento multicanale Akern BIA 101 per la determinazione della massa grassa, della massa magra e dell’acqua corporea. La valutazione clinica è completata dall’esame elettrocardiografico e dalla somministrazione di un questionario predisposto dalla nostra psicologa per la valutazione di un eventuale supporto psicoterapeutico.
Se la valutazione del caso clinico e degli esami richiesti lo consentono, il paziente viene ricevuto per una seconda visita durante la quale si illustra la metodica, si prescrivono gli aminoacidi e le vitamine, si determinano i giorni del trattamento, e si passa all’applicazione del sondino.
Mentre il paziente sorseggia dell’acqua da una cannuccia, il minisondino pediatrico in poliuretano è inserito delicatamente dal medico attraverso una narice. Il sondino è trasparente, molto sottile ed è fissato con un cerotto anallergico senza dare alcun fastidio.
Viene quindi consegnata la pompa nutrizionale in comodato d’uso ed il kit necessario per il numero di giorni di trattamento. Una dietista illustra il funzionamento della nutripompa, da portare con sé 24 ore su 24 nell’apposita borsa data in dotazione e spiega la dinamica del cambio sacche e della pulizia dei raccordi.
La miscela di proteine del latte e di aminoacidi sarà l’unico nutrimento da assumere durante i giorni di trattamento attraverso la nutripompa che distribuirà con la sua attivazione ogni 40 secondi, l’equivalente di 85 ml di nutrimento all’ora. Non si tratta di farmaci, ma di semplici alimenti presenti in natura e purificati.
I pazienti che soffrono di allergie verso le proteine del latte, possono usufruire di un kit specifico costituito da proteine derivate dalla soia.
Durante la DEA non si avvertirà alcun senso di fame per via dell’azione dei corpi chetonici autoprodotti dal nostro organismo quando bruciamo i grassi di riserva.
Al termine del trattamento il paziente sarà sottoposto ad altri semplici accertamenti clinici ambulatoriali per la quantificazione del grasso eliminato.

Questo tipo di metodica può creare danni al nostro organismo, trattandosi di alimentazione proteica?

La miscela di proteine derivate dal siero di latte che viene somministrata si ottiene dalla microfiltrazione e successiva ultrafiltrazione del siero, basti pensare che da 1 litro di latte si ricavano solo 8 grammi di siero proteine. Tale miscela sarà quantitativamente calcolata in base alle esigenze metaboliche del paziente e addizionata di aminoacidi in forma personalizzata. Quindi non si tratta di una dieta iperproteica in quanto la quantità di proteine somministrata è la minima prevista ed è appena 70/80 grammi.
Per il nostro sistema epatico e renale non sarà un peso smaltire questo leggero carico metabolico per così breve tempo. La chetosi è pericolosa quando manca l’insulina come accade nei bambini affetti da diabete di tipo 1 detto insulino-dipendente. La più importante causa dell’aumento di peso è al contrario l’eccesso di insulina e la conseguente insulino-resistenza. In questo caso la chetosi di 10 giorni, opportunamente monitorata e seguita non è un rischio per la salute anzi è un modo per disintossicare l’organismo dall’eccesso di nutrienti.
Naturalmente bisogna affidarsi a Centri Medici qualificati, diretti da Specialisti nel settore della Dietologia e della Gastroenterologia.

Si possono assumere farmaci?

Durante la DEA si possono assumere, quando necessari, i farmaci prescritti. Durante la visita specialistica il medico darà disposizione in merito a tale argomento. A dimostrazione degli effetti positivi indotti dalla DEA basti pensare che i pazienti obesi, se affetti anche da diabete o ipertensione, durante i giorni del trattamento, dovranno ridurre o addirittura sospendere la cura con farmaci antidiabetici o ipertensivi, in quanto l’ipertensione e l’iperglicemia tenderanno a normalizzarsi spontaneamente.
Bisogna evitare completamente farmaci che contengono zucchero (antitosse, espettoranti) o ciclammati, compresse effervescenti, bustine. Alcuni farmaci poi necessitano di particolari accorgimenti, ad esempio la pillola anticoncezionale, gli antiepilettici o gli antibiotici dovranno essere assunti almeno due ore prima dei purganti prescritti con la DEA.

Durante la DEA posso mangiare o bere qualcosa?

Il successo del trattamento dipende dal fatto che esso sopprime il senso di fame, poiché sviluppa i corpi chetonici. Pertanto anche l’ingestione di una piccola caramella bloccherebbe tutta la reazione provocando fame e vanificando i risultati. Possiamo bere caffè, tisane, the purché non zuccherati e non dolcificati. Anche una semplice caramellina, anche di quelle che riportano la scritta “senza zucchero” interromperebbe per diversi minuti il complesso sistema metabolico che è alla base del successo terapeutico e si avrebbe senso di fame. Non ci si deve dimenticare di bere almeno due litri al giorno di acqua naturale.

Durante la DEA posso lavorare o fare sport?

L’applicazione del sondino non ci impedisce di tornare alla vita di tutti i giorni. Tuttavia attività pesanti o che prevedano spostamenti in auto o in aereo andrebbero limitati o eseguiti senza stancarsi.
Esistono tuttavia diversi protocolli DEA a seconda delle necessità lavorative e di questo bisognerà parlarne al primo incontro con i nostri specialisti. L’attività lavorativa e fisica che richieda sforzi intensi e improvvisi andrebbe limitata. L’attività sportiva va limitata a semplici passeggiate o cyclette senza stancarsi. Si richiedono 8000 passi al giorno. Per questo motivo il kit consegnato al paziente in comodato d’uso comprende anche un comodo contapassi.

Quanto grasso si elimina con la DEA?

E prevista una riduzione dell’1% di massa grassa al giorno, se tutto viene eseguito a dovere! Gli adipociti sono molto voluminosi pertanto la loro riduzione apparirà molto evidente.

Quanto dura il trattamento e si può ripetere?

Il trattamento è previsto da un minimo di quattro ad un massimo di dodici giorni, a seconda del protocollo terapeutico che verrà impostato. All’inizio di ogni nuovo trattamento, dopo un intervallo di dieci o venti giorni saranno ripetuti gli esami ematochimici e strumentali della prima volta e i cicli si potranno ripetere sino al raggiungimento del peso programmato, sempre seguiti dal Medico Specialista.

Quando la DEA?

Quando c’è una risposta insoddisfacente (fallimento di almeno due trattamenti specialistici per il controllo del peso) o troppo lenta (una riduzione inferiore al 5% del peso negli ultimi due anni con terapie convenzionali).
– Obesità nei cardiopatici
– Obesità nei diabetici
– Apnee notturne
– Infertilità di coppia o squilibri ormonali femminili in soggetti obesi
– Atleti in sovrappeso che necessitano di un rapido rientro nel peso forma
– Professionisti dello spettacolo che necessitano di rimodellare in poco tempo il proprio fisico
– Riduzione del Rischio Operatorio in pazienti in sovrappeso da sottoporre a interventi chirurgici di routine
– Riduzione del Rischio Operatorio in pazienti “grandi obesi” da sottoporre a chirurgia bariatrica, es. by-pass gastroenterico

E quando no?

Criteri di esclusione al trattamento sono solo le gravi patologie renali (creatinina>1,4mg/dl), disturbi alimentari psichiatrici, patologie psichiatriche gravi, gravidanza, tossicodipendenza, ipokaliemia, allergia alle proteine del latte e in tutti i casi nei quali sia controindicato il dimagrimento con qualsiasi metodo. E’ sconsigliata inoltre nei minori e nelle persone di età superiore a 70 anni.

La metodica DEA si integra inoltre in un preciso programma di rieducazione del comportamento alimentare e dello stile di vita.

La prima fase consiste nell’applicazione di un sondino naso gastrico pediatrico trasparente e di piccolissime dimensioni (2mm), morbido e privo di lattice o ftalati per evitare qualsiasi possibile irritazione, mediante il quale viene somministrata direttamente nello stomaco una soluzione nutritiva composta da proteine del latte, aminoacidi essenziali, vitamine e sali minerali (D E A formula). Il sondino naso gastrico è mantenuto da un minimo di 4 giorni per diminuire adiposità localizzate fino ad un massimo di 12 giorni per forme di grave obesità.

La seconda fase inizia con la rimozione del sondino e prosegue per 24 o 48 ore con una dieta a base di proteine ultramicrofiltrate con aggiunta di aminoacidi, vitamine e sali minerali durante il giorno, mentre la sera è possibile assumere una portata di carne bianca.

La terza fase per evitare l’aumento di peso in questo delicato momento di transizione, per una settimana a cena si assumerà una portata di carne bianca o pesce magro tipo nasello mentre a colazione, a pranzo e nel fuori pasto si assumeranno i cibi DHC-vitaprevent per il metodo DEA.
Questi alimenti grazie alla particolare composizione proteica hanno un alto valore plastico e metabolico, inoltre grazie al basso residuo azotato non appesantiscono i reni. I cibi DHC- per il metodo DEA evitano la sensazione di fame e il recupero del peso perduto. In questo modo la maggior parte dei pazienti registrano un ulteriore calo ponderale del 2-3% nonostante che nei 10 giorni di DEA col sondino abbiano perduto circa il 10% del peso iniziale.

La quarta fase consiste nella progressiva ripresa della dieta ABC seguendo la successione dei pasti in base alla data mentre a colazione si ha la libertà di scegliere a piacere tra:

  1. Yogurt (125 cc. di qualunque gusto e tipologia) con due cucchiai di fiocchi d’orzo e frutta (qualunque tipo di frutta ma nella quantità di “un pugno”, che si tratti di cocomero o mirtilli)
  2. Fette biscottate con marmellata o miele stesi a velo e come bevanda calda bere the oppure orzo solubile o caffè. Evitare latte e biscotti.

Il protocollo DEA scaturisce da un’ attenta e scientifica osservazione dei numerosi studi clinici eseguiti con metodiche differenti nel corso degli anni in ogni parte del mondo e principalmente sulla “Ketogenic Diet” e sul trattamento dell’obesità e delle adiposità localizzate. L’esperienza clinica e lo studio di recenti lavori, vanto della Scienza Medica Italiana, mi hanno indotto a perfezionare un protocollo terapeutico che, nella sua semplicità e naturalità, ha effetti curativi sul sovrappeso, sull’obesità, sulla cosiddetta “cellulite” distrettuale e diffusa, e sui dismetabolismi. Il protocollo che ho elaborato inizia con una attenta valutazione clinica dei singoli pazienti, preliminare all’inserimento in terapia, e continua con un’assistenza medica e psicologica nel periodo di mantenimento e rieducazione alimentare, che i miei pazienti hanno potuto apprezzare nel corso dei venticinque anni di professione medica unicamente dedicata alla cura dell’obesità e delle alterazioni del comportamento alimentare con profonda dedizione.

Dott. Claudio Saluzzo