Come contrastare l’acidità gastrica con la dieta
Il diaframma è il muscolo a forma di cupola che divide la cavità toracica dall’addome. La semplice erniazione da scivolamento di una parte dello stomaco attraverso il foro – iatus – che consente il passaggio dell’esofago non causa dolore e fastidi digestivi. L’ipersecrezione gastrica, il reflusso, la sensazione di dolore e il senso di «bocca amara» sono invece la parte sintomatica della gastropatia ipersecretiva.
Oltre alle terapie farmacologiche che sono indispensabili nella fase acuta, dovremmo imparare a convivere con questa patologia a carattere cronico o ricorrente per evitare che i farmaci da amici indispensabili diventino negli anni addirittura dei nemici.
Risk of death among users of Proton Pump Inhibitors: a longitudinal observational cohort study of United States veterans
Yan Xie, Benjamin Bowe, Tingting Li, Hong Xian, Yan Yan, Ziyad Al-Aly
Proton Pump Inhibitor Usage and the Risk of Myocardial Infarction in the General Population
Nigam H. Shah , Paea LePendu ,Anna Bauer-Mehren, Yohannes T. Ghebremariam, Srinivasan V. Iyer, Jake Marcus,Kevin T. Neadm, John P. Cooke, Nicholas J. Leeper
Da un punto di vista comportamentale consumare pasti troppo abbondanti, in fretta e magari sdraiarsi sul divano subito dopo aver mangiato, non fa bene alla malattia gastrica.
Portare indumenti stretti come il body per le signore o la cintura per gli uomini, ostacolano lo svuotamento dello stomaco.
Quando il difetto della valvola tra esofago e stomaco fa si che non «tenga bene», anche solo per una semplice ernia da scivolamento, che sarebbe del tutto asintomatica, e contemporaneamente si mangia troppo, troppo in fretta o si assumono alimenti ipersecretivi, ci saranno sintomi molto più prolungati dolorosi e pericolosi.
Questi comportamenti favoriranno il reflusso di cibo e di acido nell’esofago.
Meglio mangiare, più volte al giorno, senza riempire troppo lo stomaco.
QUALI SONO I CIBI DANNOSI PER LO STOMACO INFIAMMATO?
I tre maggiori nemici dello stomaco infiammato sono:
Alcol – perché specie a stomaco vuoto, può far aumentare l’acidità; Indicando alcol si intendono tutti gli alcolici compresa la birra,
Fumo – il fumo aumenta la produzione di acido e, riduce la capacità di guarigione delle ulcere,
Caffè – tutte le bevande che contengono caffeina irritano la parete dello stomaco, stimolano la secrezione gastrica e favoriscono il reflusso acido.
Oltre a questi tre grandi nemici dello stomaco, altri alimenti possono essere dannosi per il gastropatico. I grassi richiedendo piùtempo per essere digeriti e rimanendo più a lungo nello stomaco,rendono più numerosi gli episodi di gastrite
Aglio, cioccolato, cipolla, menta, tè: diminuiscono la capacità di tenuta della valvola.
Arance e pomodori al contrario del limone possono aumentare l’acidità e svolgere quindi un’azione irritante, specie in presenza di reflusso.
Bibite gassate, contenendo anidride carbonica, tendono a gonfiare lo stomaco e aumentare così il rischio di reflusso. In pratica il gonfiore riduce la capacità di tenuta della valvola collocata tra esofago e stomaco.
Prezzemolo, basilico, origano: rilassano la muscolatura liscia favorendo il reflusso acido.
Il buon brodo di carne o con il dado come gli estratti di carne, per la presenza di glutammati e sali, sono osmolari e aumentano la produzione di acido nello stomaco.
Aceto, sottaceti, salse piccanti, aromi spezie come pepe, peperoncino, chiodi di garofano, senape, mostarda e paprika sono irritanti della mucosa e limitano la capacità di resistere all’acido.
VEDIAMO INVECE QUALI SONO I CIBI CONSIGLIATI
Ci sono cereali che riducono più di altri la sensazione di acidità di stomaco, tra questi troviamo: riso, avena, miglio, quinoa e grano saraceno.
L’importante è che siano masticati lentamente e ben cotti, allo scopo di renderli più digeribili.. Ben cotti non significa che debbano essere mangiati caldi, anche i cibi troppo caldi nuocciono allo stomaco.
Il semolino o le creme di riso e di miglio assunte a colazione sono un toccasana per lo stomaco infiammato.
Anche la spremuta di un limone con acqua calda assunto alla sveglia e bevuto piano ha un effetto alcalinizzante, cura l’alitosi e prepara lo stomaco a ricevere la colazione dopo il digiuno notturno.
La frutta e in particolare la mela cotta, la pera ben matura e la banana, mangiata prima del pasto favorisce la buona digestione gastrica.
Lo stomaco è l’organo deputato specificatamente alla digestione delle proteine. Quando lo stomaco è malato è bene ridurre la carne e il pesce. Preferire le carni bianche, meglio ancora se tritate tipo hamburger, mentre come pesci, i più indicato risultano essere nasello, merluzzo e sogliola.
Bere l’acqua lontano dai pasti e mai troppo fredda o troppo calda o troppo in fretta.
Ultima raccomandazione evitare di avere dei tempi di digiuno troppo lunghi, mai superiori alle 3 ore. Il cibo e, in modo particolare i cereali indicati, fanno diminuire l’acidità gastrica.
Gallette di riso, o di quinoa, pane azzimo integrale, semolino, gallette di mais o biscotti integrali, possono essere mangiati tra un pasto e l’altro.
Gli integratori utilizzati come addensanti o alcalinizzanti debbono essere assunti sotto prescrizione medica.