L’Obesità Cronica, che cioè perdura da più di un anno, rappresenta nel mondo occidentale la maggior causa di mortalità e inabilità funzionale superando in questo triste primato anche il fumo.

Solo da pochi anni il patologico aumentare del grasso corporeo è considerato un sintomo causato dall’iperfagia relativa. In pratica si tratta di una eccessiva e cronica introduzione di alimenti rispetto alle necessità energetiche della persona.

Misurando il consumo calorico attivo mediante l’HOLTER METABOLICO si è visto che la quota alimentare introdotta rispetto al consumo generato presenta sempre un disavanzo che nel tempo è responsabile dell’aumento della percentuale di grasso. Finalmente grazie alle nuove cure la persona non deve “sacrificarsi” per limitare la quantità della razione alimentare e nemmeno “sacrificarsi” per limitare la qualità della stessa. Addirittura quantità che prima sembravano irrisorie dopo diventano eccessive.

Come tutti i farmaci – anche quelli per la cura del comportamento alimentare- debbono essere fatti sotto controllo medico. Possono presentare effetti collaterali che necessitano di specifici aggiustamenti posologici. Il primo di questi farmaci è stato SAXENDA. Dopo i primi anni  della cura con SAXENDA, cambiando l’orario della somministrazione o frazionando la dose terapeutica nel corso della giornata, è stato possibile ottenere la quasi neutralizzazione di nausea e vomito oltre che dei disturbi addominali e del  malessere generale di tipo influenzale che, seguendo pedissequamente il graduale aumento della dose erano la regola. Ora accanto a Saxenda sta per arrivare Wegovy. 

Questo nuovo farmaco necessita di una  somministrazione settimanale. In dosi minori è impiegato da molti anni nella cura dei pazienti in sovrappeso o obesi affetti da diabete alimentare (causato dalla eccessiva introduzione dei carboidrati). Quindi come per Saxenda si tratta di un farmaco nuovo ma abbondantemente studiato e sperimentato.

J Investig Med