DIETA CHETOGENICA A BASSO VALORE CALORICO (VLCKD – Very Low Calories Keto Diet)

La capacità ereditata dalla nostra storia evolutiva è quella di usare il grasso di deposito come fonte energetica. Nel corso dei millenni però il nostro organismo si è evoluto nelle capacità di accumulare energia attivando l’ormone INSULINA piuttosto che usare le riserve adipose attivando l’ormone GLUCAGONE come invece sono riusciti a fare i mammiferi marini o quelli che riescono a sopravvivere in salute digiunando per tutti i lunghi mesi invernali.

Introdurre una quantità di carboidrati eccessiva rispetto ai bisogni determina una alterazione del recettore insulinico responsabile di obesità e malattie cardiovascolari. Il tessuto adiposo addominale diventa via via sempre più grande e avido, sottraendo energia a muscoli sempre più deboli.
Per evitare livelli di glicemia patologici l’organismo immagazzina lo zucchero sotto forma di trigliceridi nel tessuto adiposo.
Non avendo più prede da inseguire – affrontare – abbattere, eliminare per un breve periodo gli zuccheri dalla dieta e più in generale tutti i vegetali e i latticini con potenzialità glicemizzanti, può determinare un benefico effetto disintossicante se adeguatamente assistito e controllato.
In assenza di carboidrati l’organismo è costretto a produrre energia dai grassi di deposito che liberati dal tessuto adiposo diventano la maggiore fonte di energia.

In pratica durante il digiuno il nostro corpo riesce a produrre lo zucchero necessario grazie alla gluconeogenesi cioè riesce a formare glucosio dagli aminoacidi dei muscoli e dall’acido lattico prodotto dallo sforzo ripristinando in questo modo i livelli di glicemia.
Nel fegato la gluconeogenesi consuma ossalacetato, ma questo prezioso elemento si esaurisce in fretta e quando viene meno blocca il ciclo di Krebs dell’epatocita.
L’acetil-CoA in eccesso è convertito in corpi chetonici (acetoacetato, idrossibutirrato e acetone) che escono dal fegato e attraverso il sangue raggiungono tutte le cellule.
I muscoli sono i principali consumatori dei corpi chetonici prodotti dal fegato per questo è bene fare del movimento nei 3 giorni di dieta chetogenica, inoltre le scorte muscolari di glicogeno e il continuo apporto di glucosio col sangue fanno sì che il muscolo, contrariamente al fegato, abbia ossalacetato a disposizione per ossidare l’acetil CoA nel ciclo di Krebs per molte ore. Quando la quantità dei chetoni prodotti dal fegato supera la capacità del muscolo di usarli, si accumulano nel sangue (chetonemia), sono filtrati dai reni e finiscono nelle urine (chetonuria), dove normalmente sono assenti.

L’ORGANO PRINCIPE DI TUTTO IL PROCESSO CHETOGENICO E’ IL FEGATO.
Il fegato funziona da termovalorizzatore; usa lo scarto della combustione dei grassi per formare i corpi chetonici spendibili come come tali in tutti gli organi e in particolare nel cervello e liberando il prezioso CoA che consente di continuare la beta ossidazione del grasso. La gluconeogenesi dura solo poche ore e serve per stabilizzare la glicemia tra un pasto e l’altro o per compiere sforzi aerobici come una lunga corsa. La chetogenesi dura molti giorni, come un lungo inseguimento di caccia e nonostante il digiuno permette di sentirsi energici e attivi grazie alla formazione dei corpi chetonici.

I cibi a basso Indice glicemico per chi soffre di sovrappeso, sono utili perché fanno ingrassare meno; in pratica se ne possono mangiare quantità maggiori senza ingrassare e sono altrettanto piacevoli. Per esempio l’orzo perlato, che si presta ad essere cucinato come il riso, ha un valore di 49 mentre il riso bianco ha un valore di moltiplicazione di 83; il pompelmo rosa con un indice di 36 va meglio delle arance che hanno un indice di 63.
Per l’eventuale aperitivo le arachidi vanno meglio delle tartine per accompagnare un calice di vino o un succo di pomodoro speziato.
PER DUE O TRE GIORNI ANCHE SOLO UNA VOLTA AL MESE PUO’ ESSERE UTILE ELIMINARE I CARBOIDRATI PER RICONQUISTARE LA CAPACITA’ DI AUTO CONTROLLO.
Sembra poco ma non lo è; in pratica potrebbe essere paragonato al sacrificio di un accanito fumatore che per tre giorni accettasse di non accendere una sigaretta!
Togliere gli zuccheri – o carboidrati che dir si voglia – dalla dieta diventa necessario quando anche mangiando poco non si riesce a perdere peso. L’industria alimentare ha ideato per questo scopo alimenti altamente tecnologici, sani e gradevoli in grado di sostituirsi a carne e pesce senza appesantire l’organismo e in particolare i reni.
Si tratta di alimenti che in qualche misura imitano i carboidrati senza aumentare i livelli di glicemia, come quelle sigarette elettroniche capaci di aiutare chi vuole smettere di esagerare con il fumo. Grazie al particolare rapporto fra macronutrienti e la mirata formulazione aminoacidica dei prodotti DHC-vitaprevent è possibile agire sui punti chiave dei processi che regolano il metabolismo energetico e indurre una perdita di peso esclusivamente a scapito delle adiposità.
I prodotti DHC-vitaprevent grazie alla loro componente proteica arricchita di aminoacidi essenziali, sono in grado di migliorare la texture cutanea donando alla pelle tonicità e luminosità, favorendo un dimagrimento armonioso e visibile in breve tempo. I prodotti DHC-vita prevent, nonostante un indice glicemico molto basso, grazie alla continua ricerca, sono in grado di mediare tra la necessità di soddisfare i palati più esigenti con caratteristiche nutrizionali molto particolari volte al miglioramento della massa magra.

Per valutare i risultati del sacrificio dietetico è necessario dosare i chetoni delle urine. I chetoni sono il risultato del metabolismo del tessuto adiposo, si formano quando si consuma più zucchero di quanto se ne introduca e l’organismo è costretto a fare ricorso alle riserve di grasso. Mediante il KETUR TEST è possibile stabilire se si comincia a “dimagrire”. Più il test risulta positivo (+) più si perde peso.
Nei tre giorni di dieta chetogenica è importante che si tenga un piccolo diario alimentare e s’infili un contapassi nella gonna, nei pantaloni o addirittura direttamente nelle stringhe delle scarpe per valutare passi compiuti e il tempo impiegato in modo tale da poter confrontare il risultato ottenuto sia in termini di peso perso sia di positività al Ketur Test.
Controindicazioni importanti a questi 3 giorni di dieta non ve ne sono ma è bene agire con buon senso e ponderare con cura quando iniziare questo che potrebbe essere definito come un digiuno di disintossicazione dall’eccesso di carboidrati per persone in sovrappeso.
Non seguire questa dieta quando:

  • NON CI SI SENTE IN BUONA SALUTE
  • C’È FEBBRE O SI ASSUMONO ANTIBIOTICI
  • SE SI È NEL PERIODO MESTRUALE
  • SE SI SOFFRE DI NAUSEA O DI PATOLOGIE DEBILITANTI

Assumere un integratore di Potassio o Potassio e Magnesio dopo colazione ma fare attenzione che sia SOLO IN CAPSULE o COMPRESSE, evitando bustine o compresse effervescenti per la questione dei carboidrati aggiunti. Bere circa 2 litri di acqua al giorno. Fare uso di una tisana per regolare l’intestino che ricevendo poche fibre potrebbe impigrirsi, bere the, caffè oppure orzo solubile ma evitare di aggiungere zucchero latte o dolcificanti. Evitare anche le caramelle o le gomme che riportano la scritta “senza zucchero”.

Primo giorno:

COLAZIONE……… Ora.(….)……e cosa si è mangiato….
Es.: una porzione di BISCOTTI DHC-Vintapervent al gusto di CIOCCOLATO; Un caffè lungo, senza aggiunta di dolcificanti, zucchero o latte.

PRANZO……… Ora..(…)……e cosa si è mangiato….
Es.: Shaker al caffè DHC-Vintapervent (adatto per chi sta fuori casa tutto il giorno) oppure: una porzione di Pasta al 60% di proteine condita a piacere e preferibilmente con sugo di carne o pesce per chi rimane a casa.

FUORI PASTO………… Ora ..(…)….e cosa si è mangiato….
Es.: uno Snack di soia al Barbecue DHC-Vintapervent (per chi preferisce il salato) oppure un Brick alla vaniglia per chi ama il gusto dolce.

CENA……… Ora..(…)……e cosa si è mangiato….
Es.: Minestra ottenuta dalla CREMA ALLE VERDURE che si può integrare con BUDINO AL CICCOLATO.

E’ meglio evitare tempi di digiuno superiori alle 4 ore, pertanto se sappiamo che il pranzo non sarà alle 12 in punto ma certamente slitterà come d’abitudine oltre le 13, è bene fare uno spuntino a metà mattina e così procedere nel pomeriggio.

Cerchiamo di fare del movimento

Primo giorno:
– 
Evitare l’ascensore
 Scendere una fermata prima dal mezzo che abitualmente prendiamo per recarci a scuola o al lavoro.
 Con il contapassi cercare di arrivare a circa 4000
 Fare brevi esercizi a corpo libero

Secondo giorno: cerchiamo di ripetere esattamente ciò che si è fatto nel primo e la sera misuriamo i chetoni con il Ketur test. Se la striscetta si colora anche solo debolmente di rosa che indica il primo livello di positività, il nostro impegno è stato promosso.
Se è assolutamente chiaro riprovare la mattina del terzo giorno a digiuno e procedere come nei giorni precedenti senza trascurare il movimento e gli INTEGRATORI.
Se anche al mattino del quarto giorno il Ketur Test è negativo, non è il caso di perdersi d’animo perché può dare ottimi risultati quando verrà ripetuto dopo due settimane. Se il Ketur test anche nel secondo ciclo fosse chiaro è bene cambiare gli alimenti metabolici Dhc-vitaprevent. In questo caso il diario ci sarà di aiuto per memorizzare il rapporto tra alimenti metabolici Dhc-vitaprevent e il dimagrimento.

 

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