Microbiota intestinale e obesità
Un gran numero di studi genomici ha riportato associazioni tra la
composizione del microbiota intestinale e malattie metaboliche
come l'obesità o il diabete di tipo 2.
Ciò ha portato alla diffusa idea che potesse esistere una relazione
causa effetto tra i batteri intestinali e malattie metaboliche.
In contrasto con questa idea, alcuni studi convincenti hanno
riportato che i cambiamenti globali nella composizione del
microbiota non hanno alcun effetto sul metabolismo delle persone
obese e nemmeno dei topi obesi.
Tuttavia, batteri specifici come la Prevotella Copri sono in grado di
conferire benefici metabolici dell'ospite, quando vengono
somministrati mediante sonda gastrica in topi obesi.
I benefici sarebbero attribuibili agli acidi grassi a catena corta
prodotti da questi batteri che attraverso la fermentazione delle fibre
alimentari attivano la gluconeogenesi intestinale responsabile di
effetti anti-diabetici e anti-obesità attraverso il circolo neurale
intestino-cervello.
L’idea che i batteri intestinali potessero avere un ruolo nella genesi
dell’obesità è stato ipotizzato dagli studi della equipe di Gordon JI
Bibliografia:
Turnbaugh PJ, Bäckhed F, Fulton L, Gordon JI: Diet-induced obesity is linked to marked
but reversible alterations in the mouse distal gut microbiome. Cell Host Microbe 2008;3:
213–223.
Questi studi sono stati smentiti da Hembree J che dopo
l'eliminazione del microbiota originale di topi grassi mediante
trattamento antibiotico, e il successivo impianto di un microbiota
preso da topi magri non ha ottenuto nessun risultato. I topi grassi
hanno continuato ad essere sempre più grassi.
Bibliografia:
Harley IT, Giles DA, Pfluger PT, Burgess SL, Walters S, Hembree J, et al: Differential colo-
nization with segmented filamentous bacteria and Lactobacillus murinus do not drive diver-
gent development of diet-induced obesity in
C57BL/6 mice. Mol Metab 2013;10:171–183.
Va detto che in un numero elevato di studi sperimentali, è stato
dimostrato che i topi geneticamente privi di germi intestinali quando
assumevano le feci liofilizzate di persone obese diventavano obesi,
mentre se mangiavano la cacca di pazienti magri diventavano
magri.
In pratica quindi un fenotipo incline all'obesità potrebbe essere
conferito con successo su topi privi di germi, ma solo a questi
particolari topi geneticamente modificati. Il trasferimento del
fenotipo a topi normali, non ha dato alcun risultato.
Se gli esperimenti di modifica dell'intero microbiota intestinale non
hanno chiaramente supportato un ruolo causale nel controllo
metabolico, rimane il fatto che il trasferimento di specifiche specie
batteriche potrebbe avere un impatto significativo nella regolazione
dell'omeostasi energetica.
Un esempio è la Prevotella Copri, un batterio che, somministrato
mediante sonda gastrica nei topi contribuisce al miglioramento del
controllo glicemico in presenza di fibre alimentari.
È interessante notare che P. copri è un batterio che produce
succinato.
È stato dimostrato che il succinato è un importante metabolita
batterico prodotto in risposta ad una alimentazione ricca di fibre nei
topi e agisce positivamente nel controllo della glicemia nei topi resi
diabetici dalla dieta
Bibliografia:
Nicolas S, Blasco-Baque V, Fournel A, Giller- on J, Klopp P, Waget A, et al: Transfer of
dys- biotic gut microbiota has beneficial effects on host liver metabolism. Mol Syst Biol
2017;13:921
In uno studio recente relativo ai benefici metabolici di una dieta
ricca di fibre solubili come l’inulina ha indotto un marcato
spostamento nel rapporto tra i due principali phyla batterici aumento
di Bacteroidetes, diminuzione dei Firmicutes.
Bibliografia:
De Vadder F, Kovatcheva-Datchary P, Gon- calves D, Vinera J, Zitoun C, Duchampt A, et
al: Microbiota-generated metabolites pro- mote metabolic benefits via gut-brain neural
circuits. Cell 2014;156:84–96.
Anche il butirrato avvia all'interno della mucosa intestinale diversi
meccanismi complementari che si sono dimostrati capaci di ridurre i
picchi glicemici nel topo diabetico
Si può ipotizzare che la salute dei batteri intestinali sia un elemento
chiave che consente all'ospite di ottenere benefici metabolici che
hanno ripercussioni sia sul peso che sul controllo glicemico.